mercoledì 25 dicembre 2024

La donna dal kimono bianco - Ana Johns


Titolo originale: The Woman in the White Kimono (2019)

Giappone, 1957. Il matrimonio combinato della diciassettenne Naoko Nakamura con il figlio del socio di suo padre garantirebbe alla ragazza una posizione sociale di prestigio. Naoko, però, si è innamorata dell’uomo sbagliato: è un marinaio americano, quello che in Giappone viene definito un gaijin, uno straniero. Quando la ragazza scopre di essere incinta, la comprensione e l’affetto che sperava di trovare nei genitori si rivelano soltanto un’illusione. Ripudiata da chi dovrebbe starle vicino, Naoko sarà costretta a compiere scelte inimmaginabili, per qualunque donna ma soprattutto per una madre...
Stati Uniti, oggi. Tori Kovač è una giornalista. Mentre si prende cura del padre, anziano e gravemente malato, trova una lettera che getta una luce sconvolgente sul passato della sua famiglia. Alla morte del padre, decisa a scoprire la verità, Tori intraprende un viaggio che la porta dall’altra parte del mondo, in un villaggio sulla costa giapponese. In quel luogo così remoto sarà costretta a fronteggiare i demoni del suo passato, ma anche a riscoprire le proprie radici...(goodreads)

Il romanzo procede alternando il racconto di Naoko e il racconto di Tori, entrambi in prima persona. Naoko è soffocata tra l'amore per un americano e le tradizioni di famiglia che glielo proibiscono. Tori scopre invece che dietro alle storie che le raccontava suo padre si celava un fondo di verità, compreso il fatto di aver amato una ragazza giapponese e forse la presenza di una sorella.
Mentre nel passato scopriamo tutto quello che ha dovuto subire Naoko per l'ostracismo della famiglia, Tori ha paura di frugare tra le carte del padre per paura di scoprire che non è l'uomo meraviglioso che credeva, andando fino in Giappone per scoprire la verità.
Da questo libro, nato per ispirazione del fatto che il padre dell'autrice era davvero stato in Marina e aveva avuto una ragazza giapponese, parte poi una storia di fiction a cui vengono collegati elementi tratti dalla realtà. Tipo il fatto che molti militari americani si sono innamorati di donne giapponesi, ma che queste unioni miste venivano mal considerate sia in America sia in un Giappone che rimaneva comunque chiuso nelle sue tradizioni in cui le donne erano sottomesse al marito, al padre e alle famiglie in generale. Ci sono poi pagine terribili quando viene descritto cosa veniva fatto alle ragazze incinte di americani, rinchiuse in finte cliniche dove veniva aspettato il parto per poi uccidere il bambino appena nato per mano di donne tipo la direttrice Sora della clinica, anch'essa ispirata ad una persona realmente esistita. 
Nel corso del libro ci sono mostrate tante tradizioni giapponesi, dalla cerimonia di presentazione del futuro sposo, o i pregiudizi nei confronti di chi fa lavori umili, o la figura di Fratello Daigan che aiuta i bambini morti a passare oltre. Tutte cose molto interessanti di una cultura ancestrale.
Il libro è molto bello, mi è piaciuto molto. Ha pagine cariche di amore ma anche tante pagine cariche di dolore, soprattutto nella seconda parte quando Naoko viene rinchiusa nella clinica ostetrica. Le ultime dieci pagine le ho lette piangendo. A parte le figure di Naoko e Hajiime, mi è piaciuta molto la figura di Satoshi, che nonostante tutto ama e comprende.
Mio voto: 8 / 10

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