venerdì 26 luglio 2024

Il club dei delitti del giovedì - Richard Osman


Titolo originale: The Thursday Murder Club (2020)

Kent, Gran Bretagna. In una tranquilla e lussuosa casa di riposo quattro improbabili amici si incontrano una volta alla settimana per indagare sui casi di omicidi irrisolti.
Elizabeth, Joyce, Ibrahim e Ron, tra calici di vino e torte alla vodka, studiano i fascicoli della polizia segretamente acquisiti dalla leader indiscussa del gruppo, Elizabeth.
Ma quando un brutale omicidio ha luogo proprio sulla loro soglia di casa, “Il club dei delitti del giovedì” si ritrova nel bel mezzo del primo caso in diretta. I quattro protagonisti saranno pure degli ottantenni, tuttavia hanno ancora qualche asso nella manica. Sono persone vivaci, straordinariamente agili ed energiche, decise a esercitare la loro notevole elasticità mentale nella ricerca di un assassino a piede libero. Per trovarlo si immedesimeranno nel personaggio dell’anziano curioso e vagamente ingenuo, così da raccogliere informazioni e inserirsi nelle indagini ufficiali con stratagemmi sorprendenti, che superano spesso il confine della legalità.
Richard Osman rompe gli schemi della narrativa poliziesca, dipanando un racconto pieno di suspence ma incredibilmente divertente, e il collegamento tra gli intrepidi investigatori e la polizia, che potrebbe sembrare ardito, funziona magnificamente.
L’arguzia secca e l’umorismo britannico danno a questo romanzo un sapore particolare e i suoi personaggi simpatici e accattivanti ci catturano sin dall’inizio. Un esordio insolito e coinvolgente. (goodreads)

Il club dei delitti del giovedì, è composto da 4 anziani che vivono in un villaggio per anziani, e che una sera a settimana si ritrovano per "investigare" su casi non risolti dalla polizia. Da quello che ho capito, i fascicoli dei casi chiusi li procurava Penny, ex agente, che si trova a letto in coma. Poi c'è questa misteriosa Elizabeth che ha duemila agganci per cui riesce ad indagare laddove anche la polizia ci impiega più tempo.
La storia è forse improbabile, ma il libro è piuttosto gradevole. I quattro nonni sono molto simpatici e piuttosto arguti. Ogni tanto trova spazio qualche riflessione sulla loro vecchiaia e su cosa sentono o temono. In ogni caso è un libro leggero.
Accanto ai nonni poi ci sono i due veri e propri poliziotti, che ad un certo punto la prendono sul ridere e "sopportano" le investigazioni in parallelo.
La storia è raccontata in parte in terza persona guardando lo svolgimento delle azioni e in parte  attraverso ciò che scrive Joyce nel suo diario (praticamente a capitoli alternati).
L'ambientazione è molto carina. Ho trovato che i personaggi ad un certo punto diventano un po' troppi, la storia si allarga un po' molto, anche perchè da un omicidio si arriva a due più un altro accaduto cinquant'anni prima. E, sinceramente, non ho capito del tutto le motivazioni dell'omicidio più vecchio. Forse bastava concentrarsi su due, perchè un conto è cercare di depistare il lettore, un altro è creare una storia con troppe storie al suo interno, si rischia di fare un po' confusione.
Comunque, nel complesso il libro mi è piaciuto abbastanza. Sicuramente leggerò i successivi appena riesco.
Mio voto: 7 e mezzo / 10 

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